mercoledì 29 agosto 2012

DE...SCRITTI:

COME LA COMICITA’ SI DIVERTI’ A DIVENTARE LETTERATURA:
STEFANO BENNI E LE SUE CREATURE




Ricordo ancora come fosse oggi, quando circa vent’anni fa lassie (lessi) per la prima volta un libro di Stefano Benni.
Era La Compagnia dei Celestini, un testo che acquistai in un autogrill tra Emilia-Romagna e Veneto (non ricordo bene dove fossimo, ma chilometro più chilometro meno eravamo in Italia).
Ricordo anche la comica scenetta davanti a me: un’amica nonché compagna di corso all’università fu fermata all’uscita perché l’allarme della cassa aveva preso a suonare manco fosse in corso un attentato terroristico.
La ragazza, a dire il vero, non aveva fatto nulla di male, ma dovettero ricontrollarle tutta la roba che aveva nella borsa.
Io me la ridevo sotto i miei sporchi baffi da naso (che non avevo, i baffi intendo), senza pensare più di tanto al libro.
In effetti, mi incuriosì la copertina, davvero bella, ma non conoscevo l’autore (allora ero meno aperto di adesso alle cose nuove).
Nell’autobus presi a leggere e, pian piano, il risolino che mi era rimasto dalla scenetta cui avevo assistito proseguì fino a diventare fisso. Di sicuro assunsi anche qualche espressione da ebete, ma adesso non ricordo e nessuno me lo fece notare (che gioco, la pallastrada!).
Però il volo fu intrapreso, fui catturato dal vortice di invenzioni stilistiche e dalla irresistibile comicità, mai banale, che mi fecero staccare dal libro solo a lettura terminata.
Ebbene, oggi quel libro lo conservo ancora gelosamente, impreziosito da una vignetta che mi feci disegnare sopra da un amico vignettista, Giulio Laurenzi, che forse manco se lo ricorda oggi, a distanza di tanti anni.
Dopo quel libro vennero altri: Bar Sport, Terra!, Comici spaventati guerrieri, Baòl, Il bar sotto il mare, Stranalandia, Spiriti, Elianto, Margherita Dolcevita, Achille Piè Veloce, Pane e Tempesta, La traccia dell’angelo, Le Beatrici, eccetera.
Qualcuno potrebbe obiettare l’omissione di qualche titolo, ma era invitabile vista la ricca produzione. Riporto alcune descrizioni tratte dal web. Per la bibliografia completa rimando ai link sottostanti.



 
"Un'oscura e crudele profezia che appare sui muri, scritta da una mano invisibile, incombe sulla ricca e corrotta terra di Gladonia.Anno 1990 e rotti: Memorino, Lucifero a Alì, gli spiriti più ribelli dell'orfanotrofio dei Celestini, fuggono per poter rappresentare Gladonia al Campionato Mondiale di Pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo in persona, protettore degli orfani di tutto il mondo.Al loro inseguimento si lanciano Don Biffero, il priore Zopilote dal segreto diabolico, e Don Bracco, il segugio di orfani, nonché il celebre e cinico giornalista Fimicoli con il fedele scudiero-fotogarfo Rosalino. Nella fuga e nell'inseguimento si incontrano, si perdono e si ritrovano personaggi strordinari, i nove pittori pazzi Pelicorti, la bionda e misteriosa Celeste, i magici gemelli campioni da pallastrada, il re dei famburger Barbablù, il meccanico Finezza, il professor Eraclitus, l'Egoarca Mussolardi, l'uomo più ricco e fetente di Gladonia, e le numerose squadre di pallastrada provenienti da tutto il mondo, leoni africani, sciamamni, pivetes e volpette lapponi.Ma dopo l'ultimo scontro tra Celesti e Diavoli la profezia del palazzo..."


"Un romanzo, un viaggio, un divertimento scatenato. è l'anno 2156: da una Parigi sotterranea e da un mondo ghiacciato dalle guerre nucleari, parte un'incredibile corsa spaziale, verso una nuova terra più vivibile. Contro la Proteo Tien, la scassatissima astronave sineuropea, e il suo ancor più scassato equipaggio, scendono in campo due colossali imperi: l'Impero militare samurai, con una miniastronave su cui un generale giapponese guida sessanta topi ammaestrati, e la Calalbakrab, la reggia volante del tiranno amerorusso, il Grande Scorpione. Intanto a terra, per risolvere un mistero legato alla civiltà inca, si affrontano Fang, un vecchio saggio cinese, e Frank Einstein, un bambino di nove anni genio del computer. La chiave del mistero inca del "cuore della terra" è anche la chiave del viaggio nello spazio. La discesa nelle viscere della montagna peruviana di Fang ed Einstein apparirà ben presto legata in modo magico e oscuro al viaggio della Proteo negli orrori e nelle allucinazioni dei Pianeti Dimenticati. Storie parallele e profezie, streghe astronaute e uomini serpente, geroglifici e slang spaziali, indovini e pirati, minestre misteriose e rivolte rock, sirene e computer con l'esaurimento nervoso si intrecciano in questo romanzo che fa invadere dagli eroi della vecchia avventura lo scenario della nuova avventura tecnologica. La scienza, la fantasia, la filosofia si arrestano davanti al mistero di una civiltà antichissima, e sfidano i potenti di un mondo guerriero. Riusciranno i nostri eroi ad aprire le quindici porte? Riusciranno a raggiungere il pianeta della mappa Boojum? Riusciranno a trovare, per la seconda volta, la Terra?"


"Il Bar Sport è quello dove non può mancare un flipper, un telefono a gettoni e soprattutto la 'Luisona', la brioche paleolitica condannata ad un'esposizione perenne. Il Bar Sport è quello in cui passa il carabiniere, lo sparaballe, il professore, il tecnnico (con due n), che declina la formazione della nazionale, il ragioniere innamorato della cassiera, il ragazzo tuttofare. Nel Bar Sport fioriscono le leggende, quelle del Piva (calciatore dal tiro portentoso), del Cenerutolo (il lavapiatti che sogna di fare il cameriere), e delle allucinazioni estive."






"Ulisse è un giovane scrittore in crisi creativa (un tempo ha scritto un libro ma si è fermato lì), lavora in una casa editrice sull'orlo del collasso ed è innamorato di Pilar-Penelope, una bellissima immigrata senza permesso di soggiorno (ma non rinuncia alla sua inveterata poligamia). Un giorno riceve la lettera di uno sconosciuto che lo invita a un misterioso appuntamento. Ulisse, incuriosito, risponde e conosce Achille, un ragazzo gravemente malato che gli apre un mondo inatteso di assurdità, vitalità e dolore."






"Se si fugge di notte da Villa Bacilla sulle ali di una diavolessa sexy, sorvolando Tristala assieme a tre equipaggi che si spostano contemporaneamente, può accadere di visitare gli otto mondi alterei della mappa nootica. Capita così di conoscere la terra primordiale di Ermete Trismegisto, Protoplas; i mari incantati di Capitan Guepière a Posidon; i cinquanta casinò e i locali notturni di Bludus; Mnemonia con i suoi fuochi fatui e l'insidia dell'embambolia; Medium con le sue giornate di Beneficenza Ben-evidente... C'è speranza di riuscire, assieme ai protagonisti, a districarsi tra le mille prove e di attraversare gli infiniti mondi creati dalla fantasia di Stefano Benni?"





 

http://www.stefanobenni.it/

martedì 28 agosto 2012

DE...SCRITTI:

LA SCRITTRICE CHE VORREI ESSERE, SE PER PURO CASO DIVENTASSI DONNA:

AMéLIE NOTHOMB e i suoi libri

No, non avete letto male. E' proprio così. Sono un uomo e sono pure contento di esserlo (per quanto possa sembrar strano) però, se per puro caso diventassi donna, se per un qualsivoglia motivo chirurgico, estetico, fisico-biologico o fantascientifico si verificasse l'ipotesi, mi piacerebbe essere una scrittrice.
Oggi come oggi, inoltre, non mi piacerebbe essere altro che Amélie Nothomb. Non c'è nulla di estetico o narcisista, bensì una chiara ammirazione per una autrice che ho scoperto da poco e che, in ogni nuovo libro che mi appresto a leggere, mi stupisce con caratteristiche nuove, che non mi sarei mai aspettato.
Uno stile incisivo, a volte tagliente, schietto e immediato, un umorismo che traspare da trame mai scontate, riesce a ruotare con incredibile abilità intorno a temi come l'amore, la fedeltà, la scoperta di se stessi, le proprie ambizioni. Le sue storie sono sempre fresche, appaiono all'inizio un pò strane.
Tuttavia, procedendo nella lettura, si scopre che strane lo sono davvero. Ma non si tratta di una stranezza fine a sè stessa, bensì le trame sono costruite in modo perfetto per giungere insieme al punto di vista finale, dove si esplica la vera maestria della sua penna.
Intelligenza narrativa, acume e sottile psicologia sono le sue armi migliori, condite come già detto da avvolgente umorismo.
Non posseggo tutti i suoi titoli (almeno in Italia ne ha pubblicati più di una ventina, con la casa editrice Voland), ma spero in poco tempo di colmare la misura.
Mi piace citare almeno i titoli che ho letto, riportando brevi descrizioni prese in prestito dal sito della Voland:

Amélie Nothomb IGIENE DELL'ASSASSINO

Al premio Nobel per la letteratura Prétextat Tach restano solo due mesi di vita. La stampa di tutto il mondo implora un'intervista con lo scrittore, che una feroce misantropia tiene isolato da anni. Quattro giornalisti lo incontreranno ma, con una dialettica in cui si mescolano logica e malafede, il Grande Scrittore si prenderà gioco di loro e li annienterà sul piano personale e professionale. Il quinto invece, una donna, gli terrà testa, e l'intervista diventerà interrogatorio, poi duello senza respiro.
Un romanzo quasi interamente dialogato, anche perché nessuna forma si avvicina altrettanto alla tortura.

Amélie Nothomb UCCIDERE IL PADRE

   Un’ambientazione quasi western fa da sfondo allo strano caso di Joe Whip, 15 anni: non sa chi sia suo padre e la sola cosa che gli dà soddisfazione è fare trucchi di magia. Quando sua madre lo mette alla porta, vaga nei bar di Reno intrattenendo i clienti con giochi di prestigio. Norman Terence, il più abile mago della zona, lo accoglie da subito in casa sua e Joe sembra trovare in lui un padre oltre che un mentore. Riuscirà l’allievo a superare il maestro? Un romanzo in forma di partita di poker sentimentale, con suspense garantita fino all’ultima carta.


                       Amélie Nothomb COSMETICA DEL NEMICO

 
Tutto comincia nella sala d'attesa di un aeroporto, un passeggero legge per ingannare l'attesa. Ma è lui la vittima designata, è sufficiente parlargli per far scattare la trappola. Tutto finisce nella sala d'attesa di un aeroporto. Un giallo? Forse. Certamente un'indagine sulla doppiezza dell'uomo e sulla sua cecità, condotta in dialoghi mozzafiato. 



 
 

Amélie Nothomb DIARIO DI RONDINE
 Dopo una delusione d'amore il giovane protagonista, per evitare di soffrire ancora, decide di annientare la propria sensibilità e diventa un sicario. Freddo e spietato, solo il sangue delle sue vittime sembra procurargli piacere, fino al giorno in cui gli viene ordinato di uccidere un ministro con tutta la sua famiglia. Il diario segreto della figlia adolescente del ministro risveglia in lui una morbosa curiosità, che si trasforma ben presto in ossessione sconvolgendo in modo imprevedibile il suo destino. Un'insolita storia d'amore in puro stile Nothomb: personaggi che agiscono al di là del bene e del male per un romanzo eccentrico e dalle sfumature dark.




Amélie Nothomb METAFISICA DEI TUBI

Un'autobiografia scanzonata e irriverente dei primissimi anni di vita dell'autrice. La scoperta del gusto, del peccato, della potenza e della fascinazione della parola impegnano il tubo-Amélie, apparentemente inerte. In una compulsione di pensieri e metafore l'autrice consegna al Dubbio, una formula corrosiva che condensa irrequietezza e catarsi:"Vivere è rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio del lavandino.
                                           


                        

                                         

          Amélie Nothomb 
          L'ENTRATA DI CRISTO A BRUXELLES - SENZA NOME


Per la prima volta in libreria L'entrata di Cristo a Bruxelles e Senza nome.
Nel primo racconto il protagonista Salvator, dopo aver compiuto un'azione orribile, fugge da Parigi e arriva a Hong Kong dove intraprende un nuovo lavoro e assistito dalla fortuna diventa smisuratamente ricco. Torna nella sua città natale dopo diciotto anni e si innamora della bellissima Zoe dai lunghi capelli profumati e dal passato ombroso. Il bene e il male si confondono in un'unica persona e il passato dei due innamorati si scontra in un colpo di scena finale.
Un concentrato della migliore Amélie, ironica e leggera, beffarda e inquietante.

  Amélie Nothomb NE' DI EVA NE' DI ADAMO

Amélie torna in Giappone ma abbandona i tragicomici panni di impiegata nella multinazionale Yumimoto, vicenda narrata in Stupore e Tremori, e si concentra sulle peripezie sentimentali di quel periodo. Rinri è il suo fidanzato giapponese, bello e ricco, li lega un amore bizzarro ma non privo di poesia, raccontato con il solito umorismo, affondando lo sguardo chirurgico che le è proprio nell'incandescente universo dell'amore. Ma l'emozione più grande e la relazione più forte è ancora una volta quella che lega l'autrice al paese in cui è nata, e dove ha trascorso gli anni mitici dell'infanzia.

Per ulteriori informazioni sulla Nothomb e i suoi testi, potete cliccare sul link sottostante:


Per informazioni di carattere generale sull'Autrice, ecco anche il link di Wikipedia e del sito a lei dedicato dalla Voland (vi si trovano anche gli ultimi aggiornamenti, anche sull'uscita delle edizioni tascabili, molto economiche):